About me

Il mio desiderio più grande, è sempre stato quello di viaggiare.
A trentasei anni ho cambiato la mia vita, passando dall’informazione medico scientifica per una delle più grandi multinazionali nel farmaceutico, ad un piccolo bar preso insieme al mio compagno di vita di viaggio ed anche di lavoro! Di viaggio in viaggio è cresciuto anche l’amore per la fotografia, la grande possibilità di imprimere momenti e sguardi indimenticabili. Le diverse etnie che incontro, esercitano su di me un fascino particolare, il riuscire a comunicare con loro, specialmente con le donne, solo con gli sguardi e i gesti, mi emoziona. Riuscire a capirsi parlando lingue diverse in un “nostro mondo” dove, comunicare di persona, sta’ diventando la cosa più difficile…… fa’ un gran bene al cuore.
Travelling is not only my hobby, to me it has become the most fulfilling experience, a sort of food for my soul.
When l turned 36 l gave a shock to my life and abandoned a very demanding scientific career to follow a more suitable style of life to open a cozy coffeeshop with Gius, my partner and best travel companion.
Travelling gave me the opportunity of experimenting Photography and new manners of communication. l must admit that visiting a Tribal village, talking to villagers is such an enormous thrill that makes me restless, at home, sometimes.
Talking to a young lady, complimenting her for the beauty of her baby, knoking language barriers off, is the best experience l could wish to my best friend…
Daniela

non temere di avanzare lentamente, abbi solo paura di fermarti”
(proverbio indiano)

Capita a chi è fortunato di inerpicarsi lungo viaggi faticosi e stancanti, ripagati nell’approdo a luoghi che ci riempiono di soddisfazioni, disegnando sui visi stupefatti sorrisi fanciulleschi che riescono a commuoverci ancora. Incrociare lungo strette vie trafficate di paesi lontani volti che ci catturano, che ci permettono di assaporare una labile idea di infinito, espressioni di una dolcezza disarmante in contesti drammatici che potremmo solamente deprecare. Daniela coglie ciò che non riusciamo a definire.
il dettaglio fondamentale, il motivo così difficile da tramutare in parola dei nostri sorrisi appagati. E lo imprime nell’obiettivo della sua macchina. Lo cattura in scatti sudati, rischiando del suo. Daniela non esita ad infilarsi in angusti anfratti, scendere a sporcarsi fra la gente che la osserva stranita, colpita dalla stranezza di quel mezzo attraverso il quale temono che le loro anime possano essere catturate, intrappolate. Lei capisce i loro timori, si avvicina con il linguaggio dei gesti dettato dalla curiosità e dal bisogno di riprendere quel momento, quelle espressioni, un piacere personale, intimo, un desiderio di immortalare la bellezza.

Nella sua più semplice ed immediata rappresentazione. Non è avezza a lasciarsi dettare i tempi, a farsi condizionare da altri, i momenti di attesa prima di uno scatto ne possono essere considerati il sintomo. Fuggita da un mondo in cui la personalità era schiacciata da logiche che non le appartenevano si è rifugiata in un lavoro in proprio, che la priva di tempo libero, ma che le lascia il tempo per dedicarsi alla passione più grande, i viaggi da cui porta con se ritratti inaspettati, cogliendo un lato che ai più risulta nascosto.
Spronata da occhi devoti alle sue inquadrature, ha deciso, finalmente, di condividere il frutto del suo talento con chi volesse godere di questi piccoli frammenti di eternità..

Roberto Camurri

 

…do not ask where l’m coming from, nor where l’m going to, the people l encounter are brothers to me, the road, my homeland, Your Lord is leading my way…

 

Elio Scardone