Lalibela e chiese rupestri

Isolati per secoli sull’altopiano etiope, i copti hanno custodito un cristianesimo antico. Fatto di possenti chiese scolpite nella roccia e cerimonie solenni sospese nel tempo.  Un mondo impregnato di spiritualità, misticismo e leggende affascinanti. Lalibela è un miracolo africano. Fino a pochi anni fa era irragiungibile. Qui, sul grande altopiano circondato, nei lontani bassopiani, da terre islamiche, eremiti e contadini cristiani del Medioevo etiopico, realizzarono un sogno impossibile. Gerusalemme oramai era in mano musulmana: nessun pellegrino cristiano poteva sperare di raggiungerla. Questi cristiani d’Africa decisero, allora, di ricostruire Gerusalemme nel loro altopiano. Scavarono colline, svuotarono la roccia delle montagne, aprirono tunnel e gallerie, innalzarono, nel ventre della terra, undici cattedrali di pietra e le unirono con un labirinto sotteraneo di passaggi e canyon artificiali. Patrimonio dell’Unesco, Lalibela è considerata una delle meraviglie del mondo.